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About yesterday
14 Novembre 2010|Eventi

About yesterday

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Ieri sono stata a Savignano sul Rubicone alla No Panic Gallery dove si è tenuta la prima “Zingarata” organizzata da Chico De Luigi che, in un posticino molto spartano, ha radunato Settimio Benedusi, Toni Thorimbert e Jacopo Benassi per un giro di chiacchiere. Un vero poker d’assi ben assortito che non potevo perdermi nonostante il viaggio di due ore e mezza che ho avuto il piacere di condividere con Sara. Non starò a fare la telecronaca della giornata perchè si è svolta come molti altri incontri, ma vorrei solo condividere alcune delle cose che ho imparato ieri, senza ovviamente darne spiegazione o citarne la fonte (questi in fin dei conti sono fatti miei):

– Sara ha la capacità di parlare a raffica senza interruzione per delle ore (anche a bocca piena) ma nello stesso tempo è in grado di dire cose interessanti e sensate. Oltre a questo ha anche la capacità di saper ascoltare e stimolare. Dote per niente scontata. Adoro.

– Si può stimare il lavoro di un fotografo senza obbligatoriamente avere simpatia per la persona. E viceversa.

– Puoi avere le persone più autorevoli a tua disposizione ma tra il pubblico c’è sempre quello che abbassa il livello con delle domande del c…o. Uccideteli!

– Ho avuto la conferma che non se ne viene fuori: avete bisogno di un pò di calci in culo. Mi riferisco all’argomento “giovani che vogliono avere successo nella fotografia”. Vedi anche questo articolo.

– Ad alcune donne piace mostrare le tette in pubblico.

– La migliore dote che deve avere un portfolio è la coerenza.

– Per arrivare ad un certo livello di professione bisogna mettere in conto di investire 200 mila euro.

– Amare la fotografia porta all’ossessione e quest’ultima è direttamente proporzionale al successo.

– Quando il nostro corpo lancia segnali di fame in realtà vuol dire che ha sete.

– Bastare a se stessi non vuol dire essere egoisti ma vivere bene anche col resto del mondo.

– La parola “progetto”  mi è venuta a noia.

– I grandi rischiano, i piccoli si parano il culo.

– Non si ha veramente MAI finito di imparare.

– Ho bisogno di raccontare qualche storia per il solo piacere di farlo.

– Tendo a complicarmi la vita.

– Rido poco.

– Dormo troppo.

Alcuni momenti della giornata.

19 comments
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19 comments

  • 14 Novembre 2010 at 18:04

    Mamma mia….che figata paurosa 😀

    Simpatico l’elenco delle cose che hai imparato da questo incontro :))

    Sarei tanto curioso di vedere lo scatto fatto da Benedusi :DDD

    Grazie anche a te di aver condiviso questi pensieri e le tue riflessioni 🙂

    • Barbara
      14 Novembre 2010 at 18:10

      Per la foto di Settimio dovresti chiedere a lui 🙂

  • 14 Novembre 2010 at 19:08

    Avevo considerato anch’io la possibilità di venire ma a causa di un impegno non ce l’ho fatta. Però come sempre la buona sorte aiuta e tu mi hai fatto il riassunto della giornata. Grazie sei un mito. A presto Baby 🙂

    • Barbara
      14 Novembre 2010 at 19:39

      beh, riassunto molto filtrato e personale. Valeva la pena esserci anche per altre cose che non ho detto ;-D

  • 14 Novembre 2010 at 20:36

    Ma a voi l’ha mostrata no?

    Beh io ci provo 😀
    Tanto mal che vada mi ci manda xD

    • Barbara
      14 Novembre 2010 at 23:21

      Noi abbiamo visto le foto di tutti, perchè poi la stessa ragazza è stata fotografata da Thorimbert e da Benassi e poi da altri e le foto mostrate in slideshow.

  • Lawrence Oluyede
    15 Novembre 2010 at 02:42

    Quella dei 200mila euro puoi spiegarmela 🙂 ?

  • 15 Novembre 2010 at 09:50

    >- Ho avuto la conferma che non se ne viene fuori: avete bisogno di un pò di calci in culo. Mi riferisco all’argomento “giovani che vogliono avere successo nella fotografia”. Vedi anche questo articolo.

    purtroppo vale anche per gli anziani. Piu’ calcinculo per tutti :))
    Ne e’ valsa la pena, direi 😀

    • Barbara
      15 Novembre 2010 at 10:41

      @Bruko: si hai ragione, in effetti vale per tutti. E’ solo che nella mia testa mi riferivo alla persona che ha tirato fuori l’argomento 🙂
      @Lawrence: l’ha detto Toni, pare che uno studio abbia determinato che se tu parti da zero e vuoi arrivare ad un certo livello di notorietà devi investire quella cifra tra libri, attrezzatura, viaggi, modelle, mangiare, dormire e tutto quello che ti serve per fare un per percorso completo che ti porti ad essere un buon fotografo medio alto pubblicato dalle riviste. E devo dire che detta così fa paura ma in effetti… non siamo per nulla lontani dalla realtà. Oggi è così. Io ho già superato la metà 🙂

  • 15 Novembre 2010 at 10:59

    Beh è anche vero che è come avviare un’azienda..e tutto ciò che guadagni (soprattutto all’inizio) viene reinvestito in attrezzatura, libri, workshop e così via.. O no? 😀

    • Barbara
      15 Novembre 2010 at 11:19

      si infatti, il problema è solo psicologico, che messi tutti insieme fanno impressione e scoraggiano.

  • MatteoF
    15 Novembre 2010 at 17:01

    “Ad alcune donne piace mostrare le tette in pubblico.”
    a troppo poche, imho 🙂

    granbelpomeriggiocomunque, confermo!

    • Barbara
      15 Novembre 2010 at 18:57

      Questione di gusti 🙂

  • 15 Novembre 2010 at 22:08

    Cosa mi sono perso.

  • 16 Novembre 2010 at 09:20

    Barbara io sono sempre della stessa idea ovvero che si l’idea dei 200mila € mette paura ma ancor più scoraggia il TEMPO che va dedicato alla fotografia (se si vuol campare di questo).

    Molte persone vogliono ottenere grandissimi risultati dedicandoci pochissimo tempo (in musica, fotografia, sport, ecc..) e questo secondo me è sinonimo di completa immaturità.

    Se si vuole qualcosa bisogna conquistarsela coi denti, sangue e sudore. Sbattere la testa una, dieci e centomila volte.

    Non ricordo se tu o Sara avete scritto qualcosa del tipo “I grandi rischiano ed i mediocri si parano il culo”, credo che alle base di tutto ci siano vari fattori tra cui la caparbietà ma anche la fiducia nel proprio lavoro/operato/percorso. Credo che i 200mila € (non essendo soldi da sborsare all’inizio tutti insieme) siano l’ultimo degli ostacoli per chi “soffre” di tutto il resto.

    • Barbara
      16 Novembre 2010 at 10:34

      Davvero, non è solo il tempo. Magari si, all’inizio ci vuole più tempo, ma poi sono le idee che contano. E quelle non nascono dallo stare a letto guardando il soffitto e aspettando che arrivi l’illuminazione (come credevo io una volta…) ma nascono dalle cose che si vedono, dai libri che si guardano, dalle esperienze che si vivono. Non per nulla Thorimbert sta preparando il suo intervento per Fotografica (a suo dire) dove presenterà l’elenco dei libri che hanno influenzato la sua visione e la sua vita (forse non solo quella di fotografo).

  • 16 Novembre 2010 at 11:37

    “quelle non nascono dallo stare a letto guardando il soffitto e aspettando che arrivi l’illuminazione (come credevo io una volta…) ma nascono dalle cose che si vedono, dai libri che si guardano, dalle esperienze che si vivono.”

    Grazie Barbara 🙂
    Con questa tua frase non hai idea di quanto mi hai aiutato 🙂

    • Barbara
      16 Novembre 2010 at 12:51

      oh beh, prego, ma non è roba mia 🙂

  • 17 Novembre 2010 at 12:44

    “quelle non nascono dallo stare a letto guardando il soffitto e aspettando che arrivi l’illuminazione (come credevo io una volta…) ma nascono dalle cose che si vedono, dai libri che si guardano, dalle esperienze che si vivono.”

    dici che dovrei alzarmi dal letto? naaaa… notte! 😉

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